Nella bassa Lombardia, al confine con Emilia Romagna, Liguria e Piemonte, l’Oltrepò pavese è una piccola perla che custodisce magnifici tesori, perfetti da visitare in un weekend. Oltre a misteriosi e affascinanti castelli, l’Oltrepò pavese è costellato di numerosi borghi, alcuni dei quali sono fregiati del titolo di “Borghi più belli d’Italia”. Inoltre, è terra di vini famosi e tipiche bontà gastronomiche da degustare.
Scopriamo allora insieme cosa vedere nell’Oltrepò pavese.
In provincia di Pavia, l’Oltrepò Pavese è un’area geografica che si estende per circa 1100kmq, in un territorio affine a più regioni, dal punto di vista geografico, morfologico e linguistico. Confina infatti ad est con la provincia di Piacenza (in Emilia-Romagna), e a ovest con il Tortonese, in provincia di Alessandria (Piemonte). Nella parte più a sud, invece, c’è il confine con Genova, in Liguria.
L’Oltrepò pavese si presta per una gita in giornata ed anche per un soggiorno di più giorni, perché è un territorio ricco di interessanti attrazioni. Se torri, fossati e leggende di fantasmi vi affascinano, sappiate che l’Oltrepò pavese pullula di suggestivi castelli da visitare, interessanti dal punto di vista storico-architettonico e affascinanti per le loro storie e le leggende che vi aleggiano attorno.
Tra la valle del Rio Morcione e la Val Tidone, Zavattarello è un piccolo borgo medievale dell’Oltrepò pavese, caratterizzato da stretti vicoli acciottolati su cui si affacciano caratteristiche case in pietra. Zavattarello è rinomato per rientrare nel circuito dei “Borghi più belli d’Italia” e per il famoso Castello Dal Verme, che svetta in cima alla collina del paese.
Il Castello dal Verme è infatti uno dei simboli dell’Oltrepò pavese. Si presenta come un maestoso ed imponente fortilizio in pietra, le cui prime tracce pare risalgano al VII secolo. Dal 1390, l’edificio fu sotto il dominio della famiglia dal Verme, fino al 1975, quando la contessa Titina Gavazzi dal Verme lo cedette al Comune di Zavattarello, vincolandolo a darne una destinazione prettamente culturale.
Durante il Medioevo, il Castello di Zavattarello fu una fortezza inespugnabile. Completamente ristrutturato, il Castello di Zavattarello conta circa 40 stanze ed è dotato di muraglioni difensivi e prigioni scavate nella roccia.
È visitabile con visite guidate e vi si possono svolgere anche eventi, come matrimoni, conferenze, meeting, concerti e spettacoli.
Una volta saliti in cima, dalla torre e dalla terrazza, si apre un panorama magnifico sul territorio circostante che offre una vista mozzafiato.
Secondo la leggenda, il Castello di Zavattarello sarebbe abitato dal fantasma di Pietro Dal Verme, morto a causa dell’avvelenamento da parte della seconda moglie, Chiara Sforza, su commissione di Ludovico il Moro.
Sicuramente degno di nota durante una gita o un soggiorno nell’Oltrepò pavese è il Castello di Montalto Pavese. Di origine cinquecentesca, è uno dei castelli fra i meglio conservati della regione.
Con quattro torri quadrate, il Castello di Montalto Pavese si presenta come un edificio solido e imponente, cui si accede tramite uno splendido portale decorato ed impreziosito da pinnacoli e vasi in terracotta. Nell’ampia corte, l’occhio può ammirare una monumentale fontana, la cappella gentilizia di San Francesco, le terrazze, la statua di Diana, i pergolati e le scale.
Le sale interne sono arredate in maniera fine, elegante e sontuosa, con mobili e complementi di varie epoche storiche. Mentre all’esterno, gli spazi sono allietati da due giardini, all’inglese e all’italiana, ricchi di romantici boschetti ed austere statue mitologiche.
Il Castello è privato e, purtroppo, al momento non è visitabile. Tuttavia, è comunque uno scenario di grande suggestione.
Un altro edificio simbolo dell’Oltrepò pavese è il Castello di Branduzzo, nella pianura tra Pavia e Voghera.
Edificato a fine XV secolo dalla famiglia Botta, il Castello di Branduzzo è un vasto complesso con quattro torri, caratterizzato da uno stile che rispecchia l’architettura rinascimentale lombarda.
In origine, il Castello di Branduzzo era una sorta di piccolo centro abitato, dove vivevano centinaia di persone. Oggi, restano solo alcune tracce dell’antico splendore, per via della progressiva riduzione dei fondi per la sua manutenzione. Nonostante ciò, però, il Castello di Branduzzo resta un importante simbolo del ricco passato di questi territori.
Patria di grandi famiglie nobili, di cui castelli e manieri ne sono testimonianza, l’Oltrepò pavese è anche terra di borghi. Piccoli gioielli architettonici che trasudano storia e tradizioni.
Passeggiando tra vicoli acciottolati e antiche piazzette, e ammirando case in pietra e portici secolari, vi sembrerà di aver fatto un tuffo nel passato, in una realtà fatta di quiete e lentezza, assaporando ogni angolo ed attimo.
Molti borghi che costellano il territorio dell’Oltrepò pavese fanno parte dell’elenco dei “Borghi più belli d’Italia”. Scopriamone insieme alcuni fra i più rinomati.
In Valle Staffora, Varzi è il capoluogo dell’Oltrepò pavese montano. Durante il Medioevo, per la sua posizione strategica lungo la Via del Sale, Varzi costituiva uno snodo di grande rilievo per gli scambi commerciali tra la Pianura Padana e il mar Ligure.
Feudo dei marchesi Malaspina, è un borgo dalla storia millenaria, i cui vicoli si sviluppano su cinque livelli architettonici. Un borgo vivace dove ammirare numerose costruzioni medievali, piccole botteghe e bassi porticati.
Dell’antica cerchia muraria, oggi restano solamente le due porte: la Sottana o “Torre Mangini” e la Soprana, nota anche come “Torre dell’orologio”.
Gli scorci più caratteristici di Varzi sono via del Mercato, Vicolo dietro le Mura e via della Maiolica. Si segnalano anche Palazzo Odetti, che oggi ospita il Municipio, e il Castello Malaspina, con la “Torre delle streghe”, così denominata per aver ospitato le donne accusate di stregoneria negli anni dell’Inquisizione. Tra gli edifici religiosi, ricordiamo la Chiesa dei Rossi, con l’ospizio per i pellegrini, e la Chiesa dei Bianchi, con un oratorio dalla singolare forma a quadrifoglio, oltre alla Chiesa dei Cappuccini, dedicata al Patrono del paese, San Germano.
Oltre che per i suoi borghi e i suggestivi castelli, l’Oltrepò pavese è rinomato in tutta Italia per i suoi vini e per le sue eccellenze gastronomiche. Durante una gita in giornata o un soggiorno di più giorni da queste parti, potrete degustare ottimi piatti e prodotti tipici, accompagnati dai vini di produzione locale, famosi in tutta Italia.
Proprio nell’Oltrepò pavese, vengono infatti prodotti alcuni dei vini Doc più importanti del nostro Paese, fra cui: Barbera, Pinot nero, Bonarda, Riesling e Croatina.
Per quanto riguarda i cibi, il Salame di Varzi DOP è una eccellenza del territorio rinomata in tutto il mondo. Altrettanto rinomati sono i formaggi della Valle Staffora. Se a pranzo o cena volete gustare piatti tipici, optate per i ravioli al brasato. E per concludere in dolcezza, vi aspetta la torta di mandorle.
Durante un giro nelle zone dell’Oltrepò pavese, per fare un pensiero enogastronomico, o se volete portarvi a casa un souvenir mangereccio, prima di riprendere la strada del ritorno, non dimenticate di fare una tappa al negozio La Colomba Agrihouse a Zavattarello, dove potrete trovare moltissimi prodotti locali, come birre e miele artigianali prodotti a km0.